La possibilità che la fotografia offre, va al di là d’immortalare in un frame un momento, una sensazione; per me la fotografia è uno strumento per registrare qualcosa che non è mai accaduto e che si è palesato solo nella mia immaginazione. Questo accade quando, talvolta trovo un’ambiente o una persona che mi colpiscono, allora comincio ad immaginare una scena, una storia, che si traduce subito in una sequenza fotografica. Quando ricerco gli abiti per i miei personaggi, prediligo gli abiti usati, perché hanno una proprio trascorso; mi affascina l’idea che siano appartenuti a qualcuno che non ho mai conosciuto e della quale immagino la storia. Gli abiti rappresentano la personalità, il gusto e l’epoca e io li ricolloco in un nuovo contesto, dandogli nuovamente vita attraverso i miei personaggi. Gli abiti, le persone che incontro e che decido debbano poi essere i soggetti dei miei racconti, sono le tracce che seguo per plasmare le mie visioni.
Cerco di tenere all’interno delle mie immagini un sottile equilibrio tra l’inquietudine e la malinconia, inteso come sentimento romantico, o tra tensione di un qualcosa che sta per accadere e la staticità più rasserenante della scena stessa. I soggetti quasi sempre femminili, mi aiutano a rappresentare meglio queste sensazioni, questo equilibrio sottile alla quale io stessa mi sento esposta. Sono piccole storie, frames che vedono le donne come attrici ma, rappresentano in modo universale il genere umano.
Momenti di bellezza poco durevoli, costante ansia, fragilità, insicurezza e momenti di sospensione temporale costituiscono il fulcro delle immagini che realizzo. I soggetti delle mie immagini vivono in un contesto evanescente, reso durevole e visibile dalla fotografia che restituisce così un documento di memoria.
Un continuo ed incessante flusso che parte dall’immaginazione a gli abiti appartenuti a sconosciuti e indossati da altre persone, creando così una storia che vista da altri occhi continua ad evolversi in un costante rimodellamento.
Vincenza De Nigris
Inaugurazione venerdì 14 marzo, ore 18.00.
ORARIO: dal giovedì al sabato 15.00-19.00 e la domenica e festivi 10.00-19.00 | Ingresso gratuito
riconoscimento M6/2018 
